Nella teologia cristiana, la visione beatifica (in latino visio beatifica) è l'ultima autocomunicazione diretta di Dio all'individuo. Chi possiede la visione beatifica raggiunge, come membro dell'umanità redenta nella Comunione dei santi, la salvezza perfetta nella sua interezza, cioè il Paradiso. La nozione di visione sottolinea la componente intellettuale della salvezza, sebbene includa l'intera esperienza umana di gioia e di felicità derivante dal vedere Dio finalmente faccia a faccia e non imperfettamente attraverso la sola fede (1 Cor 13,11-12[1]).[2][3][4]
È correlata alla credenza cattolica e ortodossa orientale nella theosis[5][6], alla nozione wesleyana di perfezione cristiana[7], ed è vista nella maggior parte, se non in tutte le denominazioni cristiane, come la ricompensa per i cristiani nell'aldilà.[8]
- ^ 1 Cor 13,11-12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ K. Rahner, Beatific Vision, in Sacramentum Mundi. An Encyclopedia of Theology, vol. 1, pp. 151–153.
- ^ Catechismo della Chiesa Cattolica 163, 1028, 1045
- ^ Gregory of Nyssa, De Beatitudinibus 6, PG 44, 1265A.
- ^ Edward Faulk, Questions and Answers on Eastern Catholic Churches, aulist Press, 2007, p. 63, ISBN 978-0-8091-4441-9.
«What is theosis? Both the Latin Church and the Eastern Catholic Churches feature this idea as a central point in their theology»
- ^ Tyron Inbody, The Faith of the Christian Church: An Introduction to Theology, Eerdmans, 2005, p. 229, ISBN 0-8028-4151-1.
«Eastern and Roman Catholic churches typically describe salvation as theosis or deification or divinization»
- ^ Wesley, Charles. "Maker, in Whom We Live." The United Methodist Hymnal. Nashville: The United Methodist Publishing House, 1989. 28 maggio 2018. <https://hymnary.org/hymn/UMH/88>
- ^ Deification, in Oxford Dictionary of the Christian Church, 2005.